IMU in scadenza il 16 giugno 2022: ecco cosa cambia dopo l’addio alla TASI e i rinvii dei pagamenti per alcune categorie a seguito dell’epidemia da COVID-19
Una novità per l’IMU nel 2022 riguarda il fatto che per i coniugi con residenze disgiunte spetta una sola esenzione: la scelta dell’immobile esente va fatta nella dichiarazione IMU 2023 da presentare entro giugno. Leggi l’articolo IMU 2022: per i coniugi con residenze disgiunte spetta una sola esenzione
Inoltre il cd. Decreto Ucraina 2022 ha previsto un credito d’imposta al 50% per le imprese turistiche (per approfondimenti si rimanda all’articolo
Credito IMU Turismo: agevolazione imprese turistiche nel Decreto Ucraina
In generale, la Legge di bilancio 2020 avrebbe dovuto riscrivere la disciplina IMU-TASI, in quanto è stata eliminata la TASI ed è stata rimodulata l’IMU. Nella pratica, la “nuova IMU 2020” che assorbe anche la TASI è stata aumentata di circa un punto percentuale per garantire il medesimo gettito ai Comuni.
Ricordiamo che il presupposto dell’IMU è rappresentato dal possesso di fabbricati (fatte salve alcune esclusioni, ad esempio il possesso dell’abitazione principale) -aree fabbricabili, -terreni agricoli.
Per quanto riguarda il possesso dell’abitazione principale o assimilata costituisce presupposto d’imposta solo nel caso in cui si tratti di unità abitativa classificata nelle categorie A1, A8 e A9 (c.d. abitazioni di lusso).
Le scadenze originarie sono di norma il 16 giugno ed il 16 dicembre, tuttavia nell’anno 2020 e nell’anno 2021, a causa del protrarsi della situazione pandemica del covid-19 e delle relative sospensioni dei versamenti, anche la nuova IMU ha risentito di tali eventi.