INPS ha trasmesso un sms a 17mila nuclei familiari che hanno percepito a settembre la settima mensilità di Reddito di Cittadinanza. Inoltre è stato pubblicato il messaggio sulle modalità di pagamento dell’indennità della nuova misura SFL.
Il 27 settembre circa 17mila nuclei familiari hanno ricevuto dall’INPS una comunicazione (sms/mail) con la quale l’Istituto informa gli interessati di aver erogato – a settembre – la settima mensilità del Reddito di Cittadinanza. Si tratta di famiglie senza minori, disabili o over 60.
L’invio fa seguito alle comunicazioni dello scorso luglio, destinate a 159mila nuclei familiari (di cui 47.000 successivamente presi in carico dai servizi sociali), e di agosto (33mila, di cui 12.000 successivamente presi in carico dai servizi sociali). Fino a dicembre saranno inviate altre comunicazioni indirizzate ai restanti nuclei familiari: 23mila circa il numero di sms complessivo stimato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre.
I destinatari di questo messaggio, così come coloro che lo hanno già ricevuto o che lo riceveranno nei prossimi mesi, potranno presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Ricordiamo che, qualora sussistano i requisiti per accedere a questa prestazione, i beneficiari potranno essere avviati a un percorso di professionalizzazione e inserimento lavorativo durante il quale, per 12 mesi, riceveranno un contributo di 350 euro mensili non frazionabili.
Come previsto dalla circolare INPS 29 agosto 2023, n. 77, l’Istituto sta verificando i requisiti delle domande già trasmesse, sulla base delle informazioni immediatamente disponibili nelle proprie banche dati.
Lo stato di lavorazione di ciascuna domanda è visibile sia all’interno del Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) che nella procedura internet della domanda SFL.
È stato inoltre pubblicato un messaggio che definisce i dettagli delle diverse finestre di pagamento dell’indennità SFL. Per maggiori approfondimenti si invita a consultare il messaggio 27 settembre 2023, n. 3379.
Fonte:INPS